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50 ANNI
DI SCULTURA E AMICIZIA

Mario Fruendi e la S.G.F. Laboratorio di scultura.

Mario Fruendi nasce a Carrara ed inizia molto presto ad intessere il suo dialogo personale con la pietra, il marmo. Infatti nella sua città natale frequenta la “Scuola del Marmo – Pietro Tacca” dove incontra e conosce Silvio Santini e Paolo Grassi (1947–2012) che poi rincontrerà casualmente per iniziare un’amicizia storica collegata al marmo, alla scultura e ad un laboratorio.
Una volta diplomato, nel 1965 Mario comincia a lavorare come scalpellino presso la ditta di marmi di Fedele Andreani a Carrara.

Dopo circa 2 anni, lo spirito d’avventura lo porta fino in Inghilterra, vicino Londra, e qui trova lavoro, sempre come scalpellino, presso la società Anselm Odling Marmi.

Rientrato a Carrara nel ‘67 per motivi familiari, avvia un rapporto di lavoro nel famoso Laboratorio di scultura Nicoli dove, per caso, ritrova l’amico di scuola Silvio Santini.

Il 1967 fu un anno magico per Mario, infatti ha la fortuna di incontrare Luisa che da allora è diventata la sua inseparabile compagna di vita e di lavoro.
Nel 1969, dopo il matrimonio, si trasferiscono insieme vicino Zurigo perché la ditta Osvaldo Pedretti Scultura gli propone una collaborazione lavorativa.
Passato un anno di lavoro intenso in Svizzera, Mario e Luisa decidono di rientrare a Carrara dove riprende la collaborazione col Laboratorio di scultura Nicoli perché in quel periodo, gli anni ‘70, proprio a Carrara si respirava un’aria nuova per la lavorazione del marmo.

Infatti, quel laboratorio di scultura era diventato una fucina di contemporaneità dove artisti italiani e stranieri potevano trovare scalpellini ed artigiani con maestranze altamente qualificate per la lavorazione delle loro opere.
Tra questi maestri scalpellini ed artigiani che vi lavoravano, ovviamente, vi erano sia Mario Fruendi che Silvio Santini e, caso strano della vita, sempre negli anni ‘70 anche Paolo Grassi entrò a farne parte.

L’impegno profuso, le competenze tecniche acquisite dai tre giovani amici ed ex compagni di scuola nonché l’eseguire opere di scultori nazionali e stranieri crearono quella sinergia autentica per sognare un’attività imprenditoriale a tre.

Dopo circa 2 anni, lo spirito d’avventura lo porta fino in Inghilterra, vicino Londra, e qui trova lavoro, sempre come scalpellino, presso la società Anselm Odling Marmi.
Rientrato a Carrara nel ‘67 per motivi familiari, avvia un rapporto di lavoro nel famoso Laboratorio di scultura Nicoli dove, per caso, ritrova l’amico di scuola Silvio Santini.
Il 1967 fu un anno magico per Mario, infatti ha la fortuna di incontrare Luisa che da allora è diventata la sua inseparabile compagna di vita e di lavoro.
Nel 1969, dopo il matrimonio, si trasferiscono insieme vicino Zurigo perché la ditta Osvaldo Pedretti Scultura gli propone una collaborazione lavorativa.
Passato un anno di lavoro intenso in Svizzera, Mario e Luisa decidono di rientrare a Carrara dove riprende la collaborazione col Laboratorio di scultura Nicoli perché in quel periodo, gli anni ‘70, proprio a Carrara si respirava un’aria nuova per la lavorazione del marmo.
Infatti, quel laboratorio di scultura era diventato una fucina di contemporaneità dove artisti italiani e stranieri potevano trovare scalpellini ed artigiani con maestranze altamente qualificate per la lavorazione delle loro opere.
Tra questi maestri scalpellini ed artigiani che vi lavoravano, ovviamente, vi erano sia Mario Fruendi che Silvio Santini e, caso strano della vita, sempre negli anni ‘70 anche Paolo Grassi entrò a farne parte.
L’impegno profuso, le competenze tecniche acquisite dai tre giovani amici ed ex compagni di scuola nonché l’eseguire opere di scultori nazionali e stranieri crearono quella sinergia autentica per sognare un’attività imprenditoriale a tre.

Ed è nel ‘71 che il sogno diventa realtà. Santini, Grassi e Fruendi fondano la S.G.F. laboratorio di scultura a Torano che a breve diventa un punto d’incontro per scultori italiani e per scultori provenienti da tutto il mondo.

Nel ’71 Mario Fruendi scolpisce la sua prima opera figurativa in legno dal titolo Inizio rappresentante il volto di Cristo. Ciò è significativo perché riprendendo un concetto del filosofo Emmanuel Lévinas, è nel volto che mi sta di fronte che ha inizio la possibilità di ogni relazione umana.

In questo flusso scultoreo continuo, rappresentato dalla comunità o scuola di Torano, Mario, oltre a dedicarsi con maestria all’esecuzione di opere di artisti che richiedevano la sua esperienza di scalpellino, riusciva a sperimentare e realizzare le proprie sculture.

Nel catalogo “Fruendi Scultore” scritto dall’amico Dominique Stroobant, pure lui artista-scultore facente parte della Scuola di Torano, si mette in rilievo che Mario cerca di far progredire o meglio di sviluppare concetti già sperimentati da colleghi a lui cari.

Degno di nota è la sua doppia sfera galleggiante in omaggio a Kenneth David (1918-1992) con il quale collaborò attivamente per la realizzazione di uno dei simboli della città di Carrara: la fontana con la sfera galleggiante di Piazza d’Armi.

La SGF, avendo mezzo secolo di attività ed essendo riconosciuta in tutto il mondo, permise a Mario, insieme a suoi inseparabili soci, di collaborare alla realizzazione e collocazione di opere scultoree in tutto il mondo.

In questo contesto ricordiamo le più importanti: Continuitat II di Max Bill collocata all’ingresso della Deutsche Bank di Francoforte, Passage di Richard Erdman situata nei giardini della Pepsi Cola a New York, Pygmalion di Julio Silva posto nei giardini del Forum des Halles a Parigi, il Monumento a Martin Luther King di Larry Kirkland posizionato nel Civil Rights Garden di Atlantic City. Infine vale la pena rammentare l’opera dell’artista Roland Baladì che da un blocco informe di 75 tonnellate di marmo arabescato è stata realizzata la Cadillac in scala 1:1 di circa 14 tonnellate.

 

In questo viaggio della memoria di Mario Fruendi dobbiamo ricordare che ha partecipato a vari simposi di scultura sia in Italia che all’estero, il primo risale al ’79 con Scolpire all’aperto nella sua Carrara.
Mentre dal 1973 ad oggi prende parte ad importanti rassegne di scultura, mostre collettive e personali e le sue opere sono presenti in numerose collezioni private. Tra le più significative citiamo l’esposizione a Palazzo Fortuny di Venezia, quella al Museo MIT di Torino, in America a Chicago, in Svizzera a Chiasso e Lugano, in Danimarca a Odense. Alcune sue sculture si trovano in collezioni private in Grecia vicino ad Atene oppure in Cina a Hui’an, altre in collezioni pubbliche come nel Comune di Sanremo e nel Comune di Digne Les Bains in Francia.
Infine Mario Fruendi, con una serie di sculture, è presente presso la Galleria Am Lindenplatz di Vaduz nel Liechtenstein.

Filippo Rolla, 8 Agosto 2020

In questo contesto ricordiamo le più importanti: Continuitat II di Max Bill collocata all’ingresso della Deutsche Bank di Francoforte, Passage di Richard Erdman situata nei giardini della Pepsi Cola a New York, Pygmalion di Julio Silva posto nei giardini del Forum des Halles a Parigi, il Monumento a Martin Luther King di Larry Kirkland posizionato nel Civil Rights Garden di Atlantic City. Infine vale la pena rammentare l’opera dell’artista Roland Baladì che da un blocco informe di 75 tonnellate di marmo arabescato è stata realizzata la Cadillac in scala 1:1 di circa 14 tonnellate.

 

In questo viaggio della memoria di Mario Fruendi dobbiamo ricordare che ha partecipato a vari simposi di scultura sia in Italia che all’estero, il primo risale al ’79 con Scolpire all’aperto nella sua Carrara.
Mentre dal 1973 ad oggi prende parte ad importanti rassegne di scultura, mostre collettive e personali e le sue opere sono presenti in numerose collezioni private. Tra le più significative citiamo l’esposizione a Palazzo Fortuny di Venezia, quella al Museo MIT di Torino, in America a Chicago, in Svizzera a Chiasso e Lugano, in Danimarca a Odense. Alcune sue sculture si trovano in collezioni private in Grecia vicino ad Atene oppure in Cina a Hui’an, altre in collezioni pubbliche come nel Comune di Sanremo e nel Comune di Digne Les Bains in Francia. Infine Mario Fruendi, con una serie di sculture, è presente presso la Galleria Am Lindenplatz di Vaduz nel Liechtenstein.

Filippo Rolla, 8 Agosto 2020